L’ipnosi regressiva è una tecnica che consente di rivivere episodi negativi e traumi del passato; grazie ad essapossiamo andare a scoprire le cause di problemi e conflitti passati che ancora continuano adisturbare la vita quotidiana, provocando stati di malessere etaloral’insorgenza di alcune patologie.Con l’ipnosi regressiva è possibile riportare una persona al tempo in cui ha vissuto un trauma emotivo, mettendola così nelle condizioni che sono state traumatizzanti.

Esistono due gradi differenti di trance regressiva, ovvero la “regressione” in cui il soggetto rivede il suo passato con atteggiamento critico e la “rivivicazione”, in cui il soggetto “dimentica” il presente per comportarsi, esprimersi e sentire come accadeva in passato.

Mentre nella regressione si tratta di una pseudoregressione durante la quale si possono ricordare cose che molto difficilmente si ricorderebbe in stato di veglia, nella rivivificazione non solo si ricorda ma anche rivive emotivamente e fisicamente situazioni del passato.

È comunque un fatto eccezionaleche una persona regredisca totalmente con la mente e le funzioni somatiche neurovegetative: infatti si conserva parte della mente al tempo presente e si rende parzialmente conto di ciò che sta succedendo

 

In che modo funziona l’ipnosi regressiva?

L’ipnosi regressiva ha come obiettivo quello di isolare le cause degli eventi negativi e dei traumi che sono presenti nel passato di una persona, per aiutarla a superarle.

L’ipnoterapia regressiva si suddivide in quattro fasi:

  • induzione dello stato di trance ove il terapeuta aiuta il soggetto ad entrare in uno stato di rilassamento profondo
  • approfondimento dello stato di trance attraverso cui il soggetto, guidato dal terapeuta, può accedere al suo subconscio
  • uso di tecniche ipnotiche regressive grazie alle quali il soggetto può rivivere e isolare le emozioni legate ad eventi passati
  • emersione e restituzione: una volta che queste emozioni sono istate portate alla mente cosciente, il terapeuta e il paziente possono iniziare ad identificare possibili modi attraverso i quali questi eventi hanno avuto un impatto dannoso sulla vita dell’individuo, per poi lavorare insieme alla loro rielaborazione.

Cosa cura l’ipnosi regressiva?

Le applicazioni dell’ipnosi regressiva sono molteplici: vanno dai disturbi di natura psicosomatica fino al controllo del dolore, alle problematiche di natura sessuale e alla preparazione delle donne al parto.

Utilizzando questa tecnica all’interno di un percorso psicoterapeutico è possibile trattare l’ansia, il panico, la depressione, i disturbi alimentari e le ossessioni. Non possono essere invece trattati i pazienti affetti da un quadro di depressione maggiore acuta, le psicosi, i minorenni, le donne gravide e coloro che usufruiscono di farmaci anticonvulsivanti.

E’spesso utilizzata nel trattamento del tabagismo per aiutare i grandi fumatori a smettere di fumare oppure per ridurre la compulsione a mangiare nei soggetti che si abbuffano di cibo in maniera smodata.

Tempi e durata

La psicoterapia con l’ausilio dell’ipnosi regressiva comporta un profondo impegno psicologico per il paziente e per il terapeuta; gli incontri hanno tendenzialmente una cadenza quindicinale.

Per quanto invece concerne la durata, la psicoterapia con ipnosi regressiva si protrae per un minimo di una decina di incontri.